Trecate

Il territorio piemontese è abitato dalla preistoria, come testimoniano i numerosi reperti. Detto questo, l’origine vera e propria di Trecate (20.000 abitanti circa) è databile intorno al 840 dopo Cristo. E’ in quella data che un documento del vescovo Adalgiso che, per la prima volta, cita il borgo di Tercade come struttura autonoma dalla vicina Tortona. Tra i monumenti di Trecate spicca Villa Cicogna. Questa è costruita sul luogo di un antico castello di cui oggi non rimane traccia fisica, ma nella parlata locale che chiama l’edificio con il nome di castello. Villa Cicogna nasce nel ‘700, per volere del Casato dei Cicogna (da qui il nome) che rispettano pienamente le regole dell’edilizia nobiliare dell’epoca, che uniscono praticità ed eleganza. Si ha così un corpo centrale con due ali accessorie, ma senza i cortili interni. Particolarmente importante è poi la facciata, con tre porte a vetri che introducevano al giardino d’interno. Purtroppo, in seguito alle disavventure finanziarie degli antichi proprietari, la Villa è stata privata di gran parte dell’arredamento, compresi stucchi, marmi ed altre decorazioni. Di tanta bellezza, rimangono così gli affreschi del salone, le decorazioni sui soffitti ed i cancelli in ferro battuto con lo stemma degli antichi padroni. Attualmente, Villa Cicogna è in condivisone tra la Croce Rossa ed il Comune locale. La prima occupa l’ala sinistra, mentre il secondo usa il resto della struttura per la biblioteca ed altre iniziative culturali. Nei pressi dell’abitato si trova anche il Convento e la Chiesa di San Francesco. Il complesso nasce alla fine del Quattrocento per volere dell’Ordine dei Minori Francescani: tuttavia, l’aspetto attuale è il frutto dei decisi restauri avvenuti durante il 1600. Tra le parti originali ancora intatte, spicca il chiostro che può vantare antichi affreschi che descrivono la vita e la predicazione di Francesco d’Assisi. Inoltre, recenti lavori all’interno della chiesa hanno permesso di riscoprire affreschi, opera del pittore Cerano e datati intorno al ‘500.

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