Auguri Rita Levi-Montalcini: 103 anni da nobel
|E’ il compleanno di Rita Levi-Montalcini oggi e noi vogliamo unirci ai tanti auguri che le sono arrivati dalle alte personalità dello stato ma soprattutto dalla gente comune che la porta nel cuore. 103 anni da Nobel, 103 anni e non sentirli verrebbe da dire. Sono passati tanti anni anche dal giorno in cui la Montalcini riceveva il più ambito riconoscimento, il nobel per la medicina nel 1986. L’Italia la riconosce senatrice a vita nel 2001 conferendole questa importante carica. Una vita difficile quella di Rita che durante il periodo delle leggi razziali dovette lasciare l’Italia per trovare rifugio in Belgio. Tornata in Italia negli anni più difficili, dal 1940 in poi cercò di portare sul campo quello che aveva imparato sui libri di scuola: non smise mai di studiare e continuare ad arricchirsi nel campo della neurologia. Come in tutte le vite i periodi buoi passano e torna il sereno. Tanti gli auguri arrivati per lei.
Le fa gli auguri anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “i più affettuosi auguri”. Il messaggio di Renato Schifani : “i più sinceri auguri per il suo centotreesimo compleanno” e ancora le rinnova “sentimenti di profonda stima” per i “numerosi e importanti riconoscimenti a livello internazionale per la sua attività di ricerca scientifica”. “Sincera ammirazione per l’impegno che ha costantemente e instancabilmente profuso nel campo della scienza e della ricerca scientifica, nelle Istituzioni e nella società” questo il messaggio di Gianfranco Fini. Gli auguri arrivano anche da Monti: “Tutti gli Italiani, ne sono sicuro, si associano agli auguri calorosi che tengo ad esprimerle, affinché lei possa continuare ancora a lungo a spronare tutto il Paese, le istituzioni, la politica e gli individui, ad operarsi per assicurare un futuro alla ricerca in Italia e le opportunità ai giovani scienziati più meritevoli per giungere al successo anche sul piano internazionale. La sua vita è una testimonianza eccezionale che dimostra dove si puo arrivare nel mondo della ricerca grazie all’ingegno e all’impegno nello studio e nel lavoro”.