La verifica partite iva in Piemonte

Si sa, nel periodo della dichiarazione dei redditi i controlli si fanno più approfonditi. In Piemonte, ad Alessandria, molte aziende commerciali ed edili sono finite sotto l’occhio attento dell’Ispettorato del lavoro.

partite iva

Macchie

Sono così stati scoperti dei difetti di molte società, con parecchi casi di lavoro in nero, evasioni contributive e assicurative e mancata osservazione delle norme di salute e sicurezza.

Controlli

Le verifiche sono state fatte nel periodo da gennaio ad aprile 2015, da parte dei militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro della Direzione territoriale del lavoro (Dtl) di Alessandria. I controlli, condotti dal direttore della Dtl e dirette dal comandante del Nucleo Carabinieri ispettorato del Lavoro, hanno portato alla luce molti problemi e anomalie.

I numeri

In un totale di sessantacinque controlli sono state ispezionate 76 aziende di cui 46 commerciali e 30 edili:

  • Trentadue lavoratori sono risultati in nero, di cui due senza permesso di soggiorno.
  • Ventiquattro datori di lavoro sono stati portati davanti all’autorità giudiziaria per non aver osservato le norme di salute e sicurezza di lavoratori e lavoratrici.

I carabinieri hanno sospeso quindici imprese e hanno recuperato oneri contributivi e assicurativi per 450mila euro. Hanno fatto multe per 17.500 euro e contestato sanzioni amministrative per 150.000 euro. In più, facendo una verifica partite iva, hanno valutato che quindici rapporti di lavoro che erano registrati come attività di libero professionisti, non potevano in realtà essere riconosciuti come tali e li hanno classificati come lavoro subordinato.

Si comincia da poco…

Quello che è successo ad Alessandria grazie al lavoro coordinato dalla Direzione territoriale del lavoro può sembrare un caso raro, non essendo l’organico delle strutture di controllo (e di verifica partite iva) molto sviluppato in proporzione al numero di attività che sarebbero da ispezionare. Tuttavia è stato utile a rivelare irregolarità e sanzionare le aziende che le hanno commesse, e può essere un esempio di come approcciare in modo diverso la gestione dei rapporti di lavoro. Come si è visto, infatti, le anomalie possono non essere sempre così semplici da individuare: se, per esempio, un cantiere edile è ben visibile, non è così evidente il lavoro in nero di certi dipendenti del settore terziario e servizi.

Verifica partite iva

È utile farla perché, se risulta che il professionista o l’azienda o l’impresa ha un solo cliente sarebbe una “falsa partita IVA”. Gli esercenti l’attività, se non appartengono a un ordine o elenco, dovrebbero essere assunti dal loro cliente, se si presentano in due anni consecutivi almeno due di queste circostanze:

  • Durata totale della collaborazione superiore a 8 mesi/anno (241 giorni, anche non continuativi).
  • Corrispettivo pari a più dell’80% delle entrate del collaboratore.
  • Postazione fissa di lavoro presso una delle sedi del cliente.

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