Tutte le novità sui costi Rc auto 2014
|Da febbraio entrerà in vigore una riforma che prevede importanti modifiche anche per gli automobilisti e per le assicurazioni rc auto. L’Italia è purtroppo un Paese in cui i quelli che si credono furbi sono molto numerosi, solo che spesso questa furbizia comporta una riduzione della sicurezza nazionale; sono, infatti, tantissime le persone che annualmente non assicurano la propria auto, creando in questo modo una falla nel sistema in caso di incidenti.
La riforma è tesa soprattutto a ridurre al minimo queste situazioni, sia perché si avrà un maggiore controllo riuscendo a stanare più facilmente coloro che non si adeguano alla legge, sia perché le nuove introduzioni garantiranno un risparmio sul premio assicurativo da corrispondere per l’rc auto. Il tagliando elettronico è stato creato proprio per questo, ma già da adesso gli automobilisti possono risparmiare rivolgendosi a internet e facendo un confronto tra preventivi per l’assicurazione della propria auto attraverso un sito come questo che in pochi minuti è in grado di trovare le migliori offerte assicurative presenti sul web. Trovare la copertura col miglior prezzo, grazie a internet non è più un problema, in pochi click si può personalizzare la polizza in base alle proprie esigenze e richiedere quindi un preventivo gratuito ufficiale senza impegno alla compagnia. Anche quando verrà introdotto il tagliando elettronico, gli automobilisti potranno continuare a utilizzare i servizi offerti dalle assicurazioni online.
La riforma potrà prendere il via il 15 di febbraio, quando tutte le telecamere della rete stradale italiana, cittadina ed extraurbana, cominceranno a inviare i dati sulle vetture in transito a un cervellone elettronico collegato con la Motorizzazione civile e con le forze dell’ordine, che in tempo reale è in grado di fornire tutti i dati assicurativi della vettura e quindi, ovviamente, informa nel caso in cui la vettura ne sia sprovvista.
C’è voluto del tempo prima di riuscire a raggiungere un tale risultato, perché s’è dovuto adeguare il sistema normativo italiano e creare l’imponente database inserendo i dati di tutte le vetture immatricolate, di quelle assicurate e di quelle non assicurate in modo tale da dare alla macchina tutti gli strumenti per effettuare il controllo incrociato.
Nel caso in cui venga rilevato un veicolo sprovvisto della regolare copertura, i dati vengono inviati alle forze dell’ordine che procedono con la contravvenzione; agli automobilisti colpiti vengono dati 15 giorni per rimediare e nel nostro sistema sanzionatorio amministrativo le multe per chi circola sprovvisto dell’assicurazione per il veicolo partono da un minimo di 831 euro e possono arrivare a toccare i 3.366 euro con pena accessoria del sequestro del mezzo, che viene restituito al legittimo proprietario solo dopo che questo dimostra di aver pagato la sanzione, le spese di custodia del veicolo e di trasporto verso il centro di tenuta. oltre che la polizza assicurativa per il veicolo almeno semestrale.
Il sistema voluto fortemente dal Governo ha lo scopo di aumentare la sicurezza stradale e di ridurre di conseguenza anche il salasso che i cittadini devono versare per essere in regola pagando regolarmente l’assicurazione auto: con l’introduzione del tagliando elettronico, infatti, sarà più facile individuare coloro che non pagano e sarà praticamente impossibile falsificare i tagliandi, come invece accade troppo spesso con i cedolini di carta tradizionali. Questo dovrebbe rappresentare un forte deterrente e portare un numero maggiore di persone ad allinearsi con le direttive, pagando regolarmente il corrispettivo per l’assicurazione dell’auto. Se su strada circolano un numero maggiore di veicoli assicurati, le compagnie di assicurazione riducono il rischio di non veder pagati i danni in caso di incidente e, riducendosi il rischio, son costretti ad abbassare il premio assicurativo, garantendo un ulteriore possibilità di risparmio agli automobilisti, spingendo anche chi ha sempre considerato l’assicurazione un salasso, a mettersi in regola.
Bisogna ricordare che l’Italia ha il primato poco invidiabile di avere una media incidenti per ogni milione di abitanti superiore del 7% rispetto alla media europea.